CUTE E DIABETE

Un prurito generalizzato, una micosi persistente a livello sottomamario o inguinale e genitale, possono essere la spia di un diabete non ancora riconosciuto. Alcune dermatosi, infatti, sono più frequenti nei diabetici o addirittura caratteristiche del diabete o favorite da esso. Inoltre, alcune reazioni cutanee sono dovute a reazioni allergiche all’insulina o ai farmaci antidiabetici.

Le patologie dermatologiche caratteristiche del diabete sono:

Scleredema: è una condizione abbastanza rara che colpisce principalmente, ma non esclusivamente, i pazienti insulino dipendenti (tipici del diabete di tipo 1) e consiste in un indurimento ed ispessimento della pelle principalmente del collo, della nuca e della parte alta del dorso.
L’ispessimento è a carico del derma e non dell’epidermide, è spesso asintomatico, ma se coinvolge le articolazioni può provocare contratture e limitare la mobilità articolare.

Necrobiosis lipidica diabeticorum: consiste nella comparsa di placche con bordo rosso-violaceo e centro giallastro con fini teleangectasie, di dimensioni variabili da pochi a molti cm., localizzate caratteristicamente alla superficie anteriore delle gambe.

Macchie di Melin (gamba macchiata): consiste in piccole macchie di colore brunastro, tondeggianti e isolate o in gruppi, che si presentano solitamente alla superficie pretibiale delle gambe. Non sono dolorose e non vanno incontro ad ulcerazione.

Granuloma anulare generalizzato: consiste in una o più lesioni di forma anulare, con bordo rilevato, isolate o confluenti a formare ampie chiazze a policicliche, localizzate solitamente sul dorso delle mani e sulle braccia. Bullosis diabeticorum: è una dermatite bollosa che insorge a livello delle dita delle mani, degli avambracci, delle gambe e del dorso dei piedi. Le bolle tendono a guarire spontaneamente dopo la loro rottura senza lasciare cicatrici.

Xatomi e xantelasmi: depositi lipidici localizzati nel primo caso nella cute e nel secondo nelle palpebre. Sono indice di un eccesso di lipidi nel sangue (più frequente nei diabetici rispetto ai non diabetici).

Acanthosis nigricans: è costituita da zone di epidermide che si presenta ispessita, vellutata, con superficie irregolare, di colore bruno; interessa soprattutto la cute delle pieghe, della nuca, del collo e dei genitali, quasi sempre simmetricamente.

Iperidrosi aumento anche considerevole della sudorazione tipicamente localizzato nella parte alta del tronco

Rubeosi del volto: il volto si presenta arrossato, con accentuarsi dei fenomeni vasomotori e spesso evidente dilatazione dei capillari.

Rubeosi simmetrica palmare: il palmo delle mani si presenta arrossato con pelle assottigliata e particolarmente sensibile.

Prurito sine materia: prurito insistente, resistente alle terapia

Balanopostite e vulvite cronica: fenomeni irritativi spesso pruriginosi a carico dei genitali sia maschili che femminili, ribelli alla terapia, tendono alla cronicità. Spesso sono correlati alla presenza di Candida.

Eritrasma: chiazze circoscritte di colorito bruno o bruno giallastro localizzate nella superficie mediale delle cosce.

Intertrigine candidosica (complesso delle pieghe): può interessare più pieghe del corpo, in modo simmetrico:  pieghe sottomammarie, inguinali, interglutea. È caratterizzata da cute arrossata, umida, spesso pruriginosa che parte dalla profondità della piega e ne raggiunge i bordi; frequentemente al centro della piega compare una piccola ragade superficiale dai bordi biancastri.

Erisipela: è una infezione con compromissione dello stato generale che interessa il derma e l’ipoderma, dovuta allo streptococco.  Si presenta con una placca infiltrata, dura, di colore rosso vivo, a superficie lucida, calda al tatto, rilevata e con bordi nettamente demarcati. Le sedi più spesso interessate sono il volto, il cuoio capelluto e gli arti. Spesso è accompagnata da febbre, cefalea, dolori muscolari e senso di malessere.

Ectima: è costituita da una o più pustole che tendono ad approfondirsi nel derma formando in superficie una crosta di colorito giallo bruno. Al di sotto della crosta si forma una profonda ulcerazione purulenta. Solitamente si manifesta negli arti inferiori.

Lichen sclero-atrofico: consiste nella formazione di placche biancastre a margini netti con sclerosi e atrofia della cute. Le sedi più frequenti sono il tronco, la regione perianale e i genitali.

Complicazioni cutanee dovute al trattamento del diabete

L’uso di farmaci per il trattamento del diabete, siano essi antidiabetici orali o insulina, può causare fenomeni di allergia di cui l’espressione tipica è l’orticaria, localizzata o generalizzata.
Le allergie agli antidiabetici orali e all’insulina erano più frequenti in passato, adesso con i farmaci di nuova generazione e le insuline umane, sono praticamente scomparse.
L’unico effetto cutaneo specifico per quanto riguarda gli antidiabetici orali è legato alla cloropamide: l’ingestione di vino o altri alcolici può provocare un arrossamento del volto.

L’insulina, nelle zone di iniezione, può essere responsabile di:

Lipodistrofia atrofica: consiste in aree avvallate, circoscritte, che si formano in corrispondenza del luogo dove viene fatta l’iniezione di insulina.
È dovuta probabilmente a una risposta immunitaria locale nei confronti dell’insulina iniettata. Questo fenomeno può essere evitato cambiando continuamente sede dell’iniezione.

Lipodistrofia ipertrofica: si presenta come un’area nodulare in sede di iniezione. Si pensa sia dovuta ad una sintesi di grassi provocata dall’insulina. Cambiare spesso la sede d’iniezione previene l’insorgenza di questa dermatosi.

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